Le fasi per realizzare il cohousing

Per quanto ogni percorso sia un’esperienza a sé che si sviluppa secondo sequenze sempre diverse ed originali le fasi che individuano necessariamente la storia di ogni cohousing sono le seguenti:

  1. Attivazione di un gruppo interessato al cohousing
    Mettere in comune una serie di interessi ed aspettative relative non solo al tema dell’abitare è fondamentale per selezionare e costituire un gruppo affiatato. Non è importante generare risposte definitive ed immutabili, quanto soprattutto iniziare a conoscersi, perché al centro del cohousing c’è la condivisione di servizi, spazi e tempo, in un ottica di solidarietà e collaborazione reciproca. Questa fase iniziale è una palestra preziosa per la futura convivenza.
    Da questo percorso di condivisione si misura la reale disponibilità a mettere a disposizione le proprie competenze e capacità, che possono creare qualità e valore per tutti, dalla gestione degli impianti, alla cura del verde, alla programmazione delle manutenzioni, dalla collaborazione con gli anziani alla tutela dei bambini…
  2. Definizione delle strategie progettuali e ricerca del luogo adatto al cohousing
    Ricercare un’area o un edificio da ristrutturare è una fase molto concreta in cui si misura la reale solidità del gruppo e la capacità di assumere un atteggiamento propositivo e creativo.
    E’ in questa fase che si incomincia a stabilire un piano finanziario sulla base della disponibilità delle famiglie e del prezzo dell’area/edificio
  3. Progettazione preliminare partecipata, piano finanziario
    Si procede con lo studio di fattibilità o con il progetto preliminare accompagnato da un primo quadro estimativo di spesa. E’ una fase molto importante durante la quale il progetto architettonico incomincia a prendere forma, e diventa il fulcro della discussione tra i cohouser e i progettisti. Il progetto inizia a dare concretezza alle aspettative dei cohouser, è in questa fase che si perfeziona la coesione del gruppo, perché il progetto, una volta condiviso diventa un “fatto sociale”.
    Al termine di questa fase le persone che hanno condiviso il percorso si impegnano a formalizzare l’impegno dando una forma giuridica al gruppo (associazione, cooperativa di abitanti, cooperativa sociale…)
  4. Fase definitiva del progetto, acquisizione del terreno/edificio
    Stabilire la forma giuridica del gruppo consente di procedere con tutte le fasi della progettazione che convergono verso l’apertura del cantiere, non prima l’aver depositato il progetto definitivo per l’ottenimento del permesso di costruire. A questo punto oltre alla chiusura del progetto definitivo e all’approvazione del piano finanziario il gruppo si impegna a stabilire il “regolamento di condominio”.
  5. Progetto esecutivo e realizzazione
    Questa è la fase finale del percorso partecipativo in cui si definisce il progetto esecutivo ed il relativo capitolato d’appalto che riguarda tutte le opere da eseguire fino a definire tutti i contratti per la realizzazione completa dell’opera. Al termine di questa fase si inizia il cantiere.

Le realtà del cohousing possono essere molto diverse tra loro in quanto differenti possono essere le condizioni di partenza, e di conseguenza, la visione comune che si cerca di realizzare e il risultato pratico perseguito.

In sintesi riteniamo che gli elementi che qualificano una buona esperienza di cohousing si possono quindi riassumere così:

Il cohousing si costruisce “su misura” insieme alla comunità di cohouser; significa che alla ricchezza di soluzioni personalizzabili si affianca un sistema di scelte unitario, semplice e seriale.
Il cohousing si sviluppa attraverso percorsi partecipativi;
Il cohousing non è una teoria, è una buona pratica;
Il cohousing per la sua natura di percorso condiviso sia nel progetto che nell’uso è un progetto sostenibile
Il cohousing costituisce l’occasione di progettare in modo sostenibile dal punto di vista economico ed ambientale, con tecnologie innovative e soluzioni tradizionali finalizzate alla durevolezza, al minimizzare i costi di realizzazione e di gestione, ridurre i consumi energetici.
Il cohousing è semplice, in quanto mira alla massima semplificazione di strutture, impianti e dotazioni; è solidale in quanto il percorso partecipativo garantisce ad ogni componente del gruppo un livello base di accessibilità finanziaria. Il gruppo coeso non abbandona nessuno, ma trova la soluzione perché ogni nucleo familiare possa partire per sviluppare le proprie scelte secondo i propri mezzi; è adattabile in quanto le singole unità così come gli spazi comuni devono essere massimamente versatili, cioè in grado di modificarsi.
Il cohousing è il modo più semplice per ottenere della qualità in più per il nucleo familiare, per i bambini, per gli hobby e per la socialità, risparmiando anche in maniera significativa sui i costi di acquisto, realizzazione e gestione.

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